| home  | chi siamo | news  | programma  | corso di trekking  | tessera | consiglio | contatti |

 

AZIMUT CLUB ESCURSIONISMO NATURA TREKKING VIAGGI

PRESENTAZIONE

Chi siamo

Lo Statuto

Regolamento Gite Regolamento gite Vie Ferrate

Rinnova la tessera  

Perché rinnovare l'iscrizione? 

  La biblioteca

  

ATTIVITA' DEL CLUB

Programma  

  Azione Natura

  Appunti di Viaggio

  "4 Passi nella Storia"

Mini Corso Flora spontanea

   - Alcune IMMAGINI -  

Corso di Fotoescursionismo

     - Alcune IMMAGINI -  

CORSO DI TREKKING

  Programma  

  Modulo di Iscrizione  

CONTATTI E LINK

Contattaci  

  Dove Siamo

  Links  

Scambio di Banner

Previsioni Meteo

   

MEMORIE DI GITE AZIMUT

 

Domenica 07 Giugno – GIRO DEI 4 LAGHI in Appennino Parmense - Zona Lagastrello / Prato Spilla (Pr)

 
Si ritorna a parlare di gite Azimut... e alla grande!
Sì, perchè stavolta l'articolo non riguarda cose di poco conto (nessuna gita è di poco conto!), bensì la "mia" personale gita, organizzata con passione ed entusiasmo assieme a Vittoriana!! Questa uscita era un avvenimento (da me) molto atteso, preparato con cura maniacale fin da febbraio (quando abbiamo iniziato a sbirciare il percorso sulla cartina). Del resto è naturale: nella "tua" gita, vuoi che tutto sia perfetto, per cui l'appuntamento lo attendi con grande trepidazione. Questa volta la destinazione era la zona della Diga del Lagastrello, tra Parma, Reggio e Massa-Carrara, dove si prevedeva di compiere un giro ad anello sulla direttrice di quattro suggestivi laghi presenti in loco (ricordiamo che eravamo in un'Area Regionale Protetta).
 
Gente, che gita!! Abbiamo avuto tutti i numi tutelari contro!
Innanzi tutto, era chiaro che questa uscita fosse maledetta già in partenza. Con altri amici Azimut avevamo fatto un giro di ricognizione sul posto già un mese fa: non eravamo nemmeno riusciti a terminare la camminata per la troppa neve presente. Ci avevamo dunque riprovato Martedì 2 giugno: stavolta di neve non ce n'era, ma ad un amico che ci accompagnava durante il trekking gli si erano aperti a metà entrambi gli scarponi! Se il buon giorno si vede dal mattino... Domenica 7 era arrivata, trovandoci pronti e ottimisti: però intanto quel giorno vi erano in ballo le Elezioni Europee... e già qui abbiamo perso sicuramente qualcuno per strada. Poi vi erano in programma anche altre iniziative Azimut, che hanno distolto interesse alla nostra "povera" gita da un giorno. Altri segnali non da poco...
 
Comunque, tra fedelissimi Azimut, amici personali e quant'altro, alla fine al Lux di domenica mattina eravamo riusciti a raggranellare un bel gruppetto: otto persone (più 2 organizzatori) per un bel giro da 800 metri che ci aspettava tra i monti. Quindi tutto a posto? Difficoltà superate? MAGARI... Arrivati in loco: PIOGGIA, PIOGGIA, PIOGGIA! Eppure il meteo, il giorno prima aveva stabilito tempo discreto al mattino, con possibilità di ulteriori schiarite nel pomeriggio! Vatti a fidare dei meteorologi...
DUBBIO: e ora cosa si fa? Si torna giù? MA NO, aspettiamo: magari smette...! - Nell'attesa, ci vestiamo alla bell'è meglio con ogni K-Way e impermeabile che troviamo in auto.... copriamo gli zaini con sporte e mantelle... risistemiamo il baule delle automobili con estrema cura e lentezza... macchè: la pioggia viene sempre più giù!
DUBBIO: Che si fa? Si rinuncia? MA NO, iniziamo a camminare: magari sotto il bosco ci ripariamo meglio, e poi durante la passeggiata vedrete che spioverà... è una nuvola passeggera! - Cammina, cammina... dopo dieci minuti giungiamo al primo dei laghi che dovevamo incontrare (Lago Squincio) e usciamo dal bosco. Guardiamo il cielo: la pioggia ha smesso? COME NO: appena siamo all'aperto, SI APRONO LE CATERATTE DEL CIELO ED INIZIA A GRANDINARE!!
DUBBIO: Che si fa? Si torna indietro? MA NO, dài, ormai si sfoga, procediamo ancora un quarto d'ora... - Affrontiamo la salita "severa" già descritta sulla scheda tecnica (vedi) con piglio deciso, ma già un po' scoraggiati. A metà della salita (sotto il bosco)... TUONI, PIOGGIA E VENTO GELIDO!!!
... Be' no, a questo punto basta! - Breve conciliabolo tra i dieci "eroi" (bagnati come pulcini) poi... OK, SI TORNA INDIETRO!
 
Il ritorno è stato molto rapido (e ti credo!), e certo anche molto mesto. Per noi organizzatori il dispiacere era grande: insomma, già avevamo sparso ottimismo circa il meteo il giorno prima (ci avevano tradito le previsioni lette su Internet!!), già avevamo costretto tutti ad un'alzataccia mattutina (ritrovo al Lux ore 7.00!) e ora... ritornavamo alle auto dopo appena un'ora di camminata (partiti alle 10, eravamo al parcheggio alle 11.00... il conto torna). Ma non volevamo arrenderci! Non potevamo rinunciare e tornare a Modena così presto, con la coda tra le gambe... EH NO!
Siccome nella gita era prevista una sosta-pranzo a Prato Spilla (punto arrivo di impianti di risalita locali) e siccome questa località si raggiungeva anche con una comoda strada asfaltata, abbiamo avuto la bella pensata di arrivare laggiù in auto: avremmo riposato comodamente nel bar/ristorante del posto, in attesa che il tempo si stabilizzasse e/o si capisse come si sarebbe evoluto nel pomeriggio. Nel caso, si sarebbe potuto tentare una piccola ascesa in quota e salvare così la giornata. Giunti a Prato Spilla alle 11.30, abbiamo preso subito possesso del bar: c'eravamo solo noi (che caso!), mentre all'esterno spirava un vento gelido e si alzava la nebbia. Ci siamo ripresi rapidamente, grazie a bevande al rum, caffè corretti e altre corroboranti "pozioni magiche". Ristorati per benino, abbiamo lanciato un'occhiata al mondo esterno: il grigiore della landa era sconsolante... Al che abbiamo calato il jolly: già che eravamo lì ed era ormai mezzogiorno, perchè invece del solito pranzo al sacco non ci "convertivamo" per una volta al "pranzo in ristorante"?
Potevamo tradire in modo così spudorato lo spirito Azimut? Be'... SI'!! Così abbiamo allungato le gambe sotto la tavola e ci siamo dati alla bella vita "culinaria". Gente, me lo ricorderò sempre quel piatto di tagliatelle ai funghi mangiato al calduccio, insieme agli amici, mentre fuori infuriava vento, gelo e nebbia!!!
Sbafate le tagliatelle, "seccato" il vino e fatto fuori un dolce al cucchiaio (senza scordare il caffè digestivo), ci siamo rigorosamente battuti il petto in segno di pentimento. Rivestiti poi di tutto punto, abbiamo affrontato l'esterno ostile. Oh Sorpresa: il vento si era calmato e il cielo, pur restando coperto, non minacciava più pioggia come prima.
E dunque riecco affacciarsi il famoso DUBBIO: che si fa ora? Si ritorna? MA NO, dài... Visto e considerato, che il pegno d'acqua (sul groppone e non solo) l'avevamo già pagato al mattino, abbiamo deciso di rischiare: avremmo imboccato il sentiero fino a raggiungere due dei quattro laghi previsti sulla scheda, percorrendo a ritroso un pezzo di itinerario.
Detto e fatto... La scelta si è rivelata vincente: quest'ultimo scampolo di passeggiata è stato piacevole e rilassante. Siamo riusciti anche a fare qualche (centinaio) di foto, il che indica che il buonumore era tornato tra noi. I laghi in questione (Lago Verdarolo e Lago Scuro) erano molto suggestivi con tutti quei nuvoloni neri che si specchiavano nelle loro acque (la visione era forse un po' inquietante, visti i trascorsi della mattina, ma insomma...). Noi, spavaldi, possiamo ben dire di aver sfidato la sorte per un'ora e mezzo abbondante, tra fotografie, risate e visioni di natura ombrosa e gocciolante (di acqua piovana!). Poi, però, siamo tornati prudentemente alle macchine a Prato Spilla... il meteo non va mai sfidato troppo a lungo!
Un'ultima sosta per un piccolo psuedo-merendone (lambrusco, salamino e qualche biscotto), era d'obbligo, malgrado il vento gelido che aveva ricominciato a spirare. Poi, tutti in automobile, per guadagnare casa dopo una giornata di intense emozioni!
 
CONCLUSIONI - Complessivamente, la gita non è stata poi così devastante come era previsto dalla scheda. Invece dei programmati 800 metri di dislivello, ne avremmo fatti sì e no 200. Le ore di camminata saranno state 2,5 (un'ora la mattina + 1,5 ore nel pomeriggio), mentre il pranzo al sacco... be' quello è stato fin troppo "pranzo" e poco "al sacco". Però considerata la iella che tanto ci ha perseguitato, specie in mattinata, qualcosa dovevamo pur fare per risollevare il morale... e siccome siamo gente pragmatica, la buona tavola e un "dolce" riposo in rifugio ci ha proprio fatto un bell'effetto.
La gita? Poco sportiva, sicuramente, ma senz'altro riuscita! E questo soprattutto perchè i componenti del gruppo sono stati in gamba: hanno sopportato con filosofia l'acqua e la grandine della mattina. Hanno risposto con entusiasmo alla proposta del pranzo in ristorante (e come si poteva rifiutare?). Hanno, più in generale, contribuito alla riuscita della gita con una gran voglia di restare uniti e l'entusiasmo di andare fino in fondo tutti insieme (ho detto "in fondo", non "a fondo": non abbiamo preso così tanta acqua...). Un grazie dunque a tutti gli 8 partecipanti che hanno dato fiducia a me e Vittoriana, organizzatori di una gita che sembrava essere nata sotto una cattiva stella, e che invece si è rimessa in carreggiata in modo inaspettato.
Grazie sopratutto (a lui lo dobbiamo) a Mauro, un iscritto del Corso di Trekking Azimut che, invece della gita del corso, ha preferito dare fiducia a noialtri, sopportando con stoica testardaggine pioggia, grandine... e ristorante! Già, perchè lui è l'unico che, fra tutti quanti, ha preferito consumare i panini portati da casa invece dei piatti fumanti che uscivano dalla cucina della mensa.
Che dite? Forse, abbiamo qualcosa da imparare da gente come lui....
 
P.S. - Per la cronaca: durante il viaggio di ritorno in automobile, non c'era una nuvola in cielo... che simpatico il Destino, eh?

Andrea Vaccari

VIENI CON NOI

Vuoi saperne di più su una escursione o una attività in programma?

Hai un'idea bizzarra?  Scrivici

 

 

 | home  | chi siamo | news  | programma  | corso di trekking  | tessera | consiglio | contatti |