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USCITA CONOSCITIVA AL 20 esimo Corso di Trekking

 Domenica 19 Aprile 2009

APPENNINO MODENESE

 

L'escursione.

Data la grande quantità di neve ancora presente in Appennino non sono ancora possibili escursioni che ci portino sul crinale. Per questo affronteremo un percorso sul versante meridionale rispetto al crinale principale. Si tratta di una gita introduttiva al corso di trekking ed, in quanto tale, non presenterà difficoltà eccessive. Una escursione alla portata di tutti alla quale vi invitiamo a partecipare numerosi.

Percorreremo la vecchia Via Vandelli da Ca’ Guerri verso il Sasso Tignoso decidendo la salita a questa cima una volta giunti alla base

 

 

Tempi:                                                                                

5-6 ore andata e ritorno.

 

Dislivello:

500 mt. in salita e discesa.

 

Note: Pranzo al sacco con unica sosta a Pievepelago per un eventuale rifornimento di cibo ed acqua. Ricordiamo l'obbligo degli scarponi, e consigliamo giacca a vento e pail ed un ricambio da lasciare in macchina.

 

Sono obbligatori gli scarponi o le pedule da montagna pena la esclusione dell’escursione.

 

Organizzatore:

Roberto tel: 059-271231 338-9607054

Cartografia:
Carta dei sentieri dell' Alto Appennino Modenese, scala 1: 25000


 

LA VIA VANDELLI

 

Realizzata tra il 1739 ed il 1752, voluta dal duca di Modena Franceso III D’Este e progettata dall’abate Domenico Randelli, architetto e matematico, la via Vandelli nacque per congiungere il ducato di Modena con  quello di Massa, annesso nel 1738 e dare così al ducato lo sbocco sul mare.

Il percorso è un capolavoro dimenticato di ingegneria stradale: lungo 150 km, adatto per i viandanti e per il postale a cavallo, si rivelò però percorso molto difficile per i carri e le carrozze causa delle ripide salite e discese nei tratti di crinale e delle Alpi Apuane.

 

Per questo motivo la strada fu abbandonata quarant’anni dopo, e fu costruita la via Giardini; utilizzata in seguito solo da boscaioli e carbonai, la Via Randelli non è tuttavia scomparsa. Il percorso originale si snodava da Sassuolo a Maranello risalendo la valle del Tiepido fino a Pavullo, Lama Mocogno, La Santona e S. Pellegrino in Alpe, dove valicava la Garfagnana per poi attraversare le Apuane nella zona del monte Tambura e dirigersi verso il mare. Se parte del tracciato è stato sovrapposto da strade asfaltate, vi sono ancora ampi stralci ben conservati con l’acciottolato originario, in particolare nel versante toscano; sul versante modenese la via (segnalata col segnavia nr. 579 del CAI) è tuttora per buona parte purtroppo percorsa dai fuoristradisti che ne hanno irrimediabilmente rovinato il percorso in più punti, scavando profondi solchi nel terreno.

 

E’ una battaglia di civiltà che non si è ancora riusciti ad affrontare con la dovuta fermezza, anche se ultimamente pare che le amministrazioni di alcuni comuni si stiano alla fine muovendo per proibire il traffico motorizzato su questo pezzo di storia; crediamo che anche promuovendo a livello escursionistico la frequentazione della via Vandelli si possa difendere dalle aggressioni e restituirle parte del suo significato storico.